140 ettari di bosco distrutto.
A tanto ammontano i danni dell’incendio boschivo scoppiato, sabato 9 aprile, sulle alture di Venasca, in Valle Varaita, e poi scollinato in Valle Bronda, dove si è esteso a dismisura a monte dell’abitato di Brondello.
Un rogo decisamente vasto e grave, estinto soltanto dopo tre giorni di lavoro, grazie alla sinergia tra le squadre del Corpo Anti incendi boschivi delle aree di base cinque (Valle Po, Bronda e Infernotto) e sei (Valle Varaita), e i Vigili del fuoco.
Per avere la meglio sulle fiamme, per tutta la giornata di domenica e lunedì, dall’alto la flotta aerea antincendio ha lavorato senza sosta: sono stati impegnati, infatti, un elicottero regionale, un elicottero Erickson S64 e i Canadair, che hanno lanciato sui fronti di fuoco migliaia di litri d’acqua.
Spente le fiamme, è stata compiuta la perimetrazione dell’incendio, che ha permesso di stimare la superficie interessata dal rogo: 80 ettari di bosco distrutti nel territorio comunale di Brondello, 60 a Venasca.
Un’emergenza che ha messo a dura prova le squadre Aib del territorio e che, seppur la fase più delicata sia ormai passata, non si può ancora dire del tutto archiviata. Ancora ieri, gli Aib della Valle Bronda sono stati impegnati sui pendii di Brondello, per l’ennesima verifica necessaria dopo le segnalazioni di fumo.
Capita infatti, specie dopo incendi di queste proporzioni, che anche a giorni di distanza possa notarsi del fumo, dovuto a materiale interessato dal rogo che continua a bruciare. In questo caso, le squadre Aib si recano immediatamente sul posto per verificare l’esatta posizione e per scongiurare ogni possibile ripartenza di fronti di fuoco più gravi.
“Dalle nostre parti – spiega il caposquadra Aib della Valle Bronda, Daniele Bertola – non si sviluppavano incendi così importanti dagli anni Novanta, oltretutto in punti impervi dove gli operatori potevano soltanto operare con pale e soffiatori.
Quando il fuoco è sceso più a valle, siamo riusciti ad utilizzare anche i mezzi attrezzati con moduli antincendio e con l’aiuto di diversi tiri di gomma si è potuto tenere lontane le fiamme dalle case presenti nelle borgate.
Dopo il terribile incendio che ha impegnato per tre giorni un notevole numero di Volontari provenienti dalle diverse Squadre Antincendi boschivi del Cuneese, i presidi non si sono fermati e la nostra Squadra, ogni giorno fino a ieri è stata impegnata in diversi servizi di pattugliamento da parte di più volontari. L’estesa area bruciata ha spesso evidenziato presenza di fumo che ha allertato i cittadini ancora scioccati dalle terribili fiamme che erano divampate”.
A nome di tutta la squadra Aib della Valle Bronda, Bertola, tramite il nostro giornale, vuole stendere un grande ringraziamento a quanti hanno collaborato, nei giorni più delicati, nella lotta alle fiamme.
“Ora che il peggio speriamo sia passato, è doveroso ringraziare tutte le squadre che sono intervenute a supporto, a partire dalla quelle della nostra area di base, coordinate dal comandante di distaccamento Gabriele Gilardone: Bagnolo, Martiniana Po, Paesana, Rifreddo e Sanfront. Poi, le vicine squadre della Valle Varaita che hanno operato sul fronte venaschese e le squadre da extra distaccamento arrivate in valle: Borgo San Dalmazzo, Peveragno, Villar San Costanzo, Macra, Cartignano e Roccabruna.
Un particolare ringraziamento ai Vigili del fuoco e ai Carabinieri Forestali, con cui si è collaborato per la buona riuscita degli interventi, all’ispettore regionale Aib Diego Clot, all’ispettore provinciale Roberto Badellino e al viceispettore provinciale Michele Fortunato, intervenuti come coordinatori delle attività operative, a tutti gli esercizi commerciali della vallata per averci sostenuto portando cibo e bevande e a tutti i residenti della vallata che anche solo con post e telefonate hanno sostenuto i nostri sforzi”.
“Da caposquadra non posso che ringraziare tutti i volontari della nostra squadra che si sono resi disponibili e che hanno operato con professionalità ed impegno dimostrando competenza e conoscenza del territorio.
Ciò che non ti distrugge ti fortifica: usciamo da questa terribile esperienza con la consapevolezza che il territorio è prezioso e che per mantenerlo tale serve l’aiuto di tutti.
Ci teniamo quindi a ribadire di usare il buon senso e di prestare la massima attenzione a tutte le azioni che possano, a vario titolo innescare incendi e a collaborare con le Istituzioni segnalando eventuali principi di incendi al numero unico 112”. fonte: TargatoCN.it