Borgata dell'adrit, soleggiata e panoramica, distante circa 4 km dal paese e raggiungibile mediante una strada sterrata che s'imbocca a destra dopo Picuna. È costituita da 7 case in pietra con tetto in lose, in parte ristrutturate, stalle, fienili, secou, forno e fontana (Funtana 'd Bunard)Un tempo si allevavano mucche, ovini, maiali e scrofe; l'agricoltura era, ed è tutt'ora, molto fiorente: ortaggi vari, fagioli, patate, castagne, uva americana e grano erano i principali prodotti; oggi si coltivano mirtilli, patate, fagioli e castagne di ottima qualità. Fino al 1970 la borgata era molto popolata poiché le 4 famiglie residenti erano molto numerose: Botta contava 7 membri, la famiglia di Dalmasso Battista 7 componenti, quella di Dalmasso Giovanni 6, infine quella di Dalmasso Giovanni Battista era formata da 7 persone. Nel 1970 la famiglia Botta si trasferì a Brich Mundet e fu l'ultima a lasciare la borgata. Attualmente non vi sono residenti e i terreni circostanti sono curati dai nuovi proprietari e dai discendenti degli antichi abitanti. Dal 1953 al 1965 i bambini della borgata scendevano a San Bernard per frequentare la nuova scuola. Per raggiungere Bunard, un tempo, si saliva, a piedi, la mulattiera, ora inagibile, che passava a Micelat. Si utilizzava l'acqua della Funtana 'd Bunard e i collegamenti con la potabile(che giunge da Bunard Zuri) risalgono al 1980. Attorno al caseggiato vi erano estesi vigneti di uva americana, e gli abitanti possedevano prèze, ricoperte di faggi, che si estendevano nel confinante territorio di Pagno e Brondello. All'ingresso del caseggiato, a sinistra, vi è un secou, in pietra, in passato utilizzato per essicare le castagne destinate al bestiame. Il forno era incomune a tutta la borgata e tutt'oggi è ancora utilizzato per cuocere il pane. Sulla colonna di una casa è dipinto un antico affresco, ancora in buone condizioni, che rappresenta San Bernardo col diavolo: questo santo era molto venerato in campagna, perché considerato protettore dell'agricoltura. La castagna di tipo “bracalla”, ottima qualità, è tipica di questa zona e viene prodotta in soli quattro paesi della Valle Varaita : Venasca, Isasca, Paisco e Rossana. Nel 1997 a Bunard Zutta venne registrata una puntata del noto programma televisivo “Linea Verde”, dedicata alla bracalla e alla sua produzione. Oggi i prodotti agricoli coltivati nei terreni adiacenti la borgata appartengono all'agricoltura biologica certificata.