Borgata dell'adrit, soleggiata, distante quasi 2 km dal paese, situata pochi metri prime di Funtanëlle e raggiungibile mediante una diramazione asfaltata a destra della strada comunale che sale a Rubatun. È costituita da case in pietra con tetto in lose, in parte restaurate, stalle, fienili, 2cortili, forno, fontana con gurg. Un tempo si allevavano mucche, pecore, galline e conigli; si coltivavano patate, grano, segale, ortaggi vari, uva americana e castagne. In passato nella borgata vi erano circa 15 abitanti: Chiotti, Arneodo (originari di Melle), Monge Roccaglia, Monge; oggi si contano 2 residenti. I primi restauri delle case risalgono agli anni intorno al 1951: molte pietre e lose furono sostituite da mattoni e tegole; un caseggiato è stato ristrutturato recentemente dagli attuali abitanti. Il forno era comune a tutta la borgata ed è, tutt'oggi, utilizzabile; la fontana è asciutta perché la falda da cui giungeva l'acqua è stata fatta saltare dallle mine della vicina cava; anche il gurg, scavato nelle terra e utilizzato anni fa per lavare, è secco. In passato gli abitanti si rifornivano a questa fontana con secchi e i collegamenti con la potabile risalgono a poco prima del 1980. L'informatore racconta che gay era il nome dato a una razza di uccelli, dal colore grigio e bianco, che erano soliti mangiare le ciliegie dei frutteti coltivati nei dintorni della borgata: questo dato potrebbe giustificare il toponimo.