Ampia borgata dell'adrit, costituita da un gruppo di 13-14 case in pietra, con fienili, stalle e forni. Dista 3.550 Km da Venasca ed è situata in posizione poco soleggiata. In passato si allevavano mucche, capre, pecore e si coltivavano patate, grano e segale. La castagna costituiva un'importante risorsa economica per gli abitanti, insieme alla legna da ardere.Oggi gran parte della borgata è in rovina, i forni sono crollati e solo poche case sono state restaurate. Nella borgata vivevano le famiglie Fervier, Orusa, Cequi e Barra; oggi non vi sono residenti. Il toponimo La Russa secondo una leggenda, derivò dal fatto che un tempo nella borgata viveva una donna vedova che aveva i capelli rossi soprannominata “la rossa” e, in seguito, tale designazione rimase per indicare il luogo.Un tempo non c'era l'acqua potabile e la gente utilizzava una sorgente distante circa 40 metri dalle case, che venne in seguito intubata.